“CASA DI ALICE”: report stagione estiva 2020.

L’Associazione anche per la stagione estiva in via di “conclusione”, nonostante le difficoltà poste dalla fase “emergenziale” della pandemia, è riuscita ad offrire a ragazzi e famiglie la famosissima struttura denominata “La Casa di Alice” in ottime condizioni, per poter trascorrere una bella e serena vacanza.

Testimonianza ne è la praticamente totale “occupazione” della Casa per tutto l’estate, bene così !!!

Meno bene (molto meno) è il ripetersi di “comportamenti” di alcuni dei frequentatori, non in linea con lo spirito solidaristico della Casa stessa, del suo significato, nonché dell’impegno di ATISB di mantenerla sempre al meglio. In particolare:

  • era stato ben indicato e spiegato che per quest’anno NON sarebbe stato possibile utilizzare l’impianto di condizionamento, per pressanti e non eludibili norme di “sicurezza igienico-sanitario” (con responsabilità penale di ATISB). Per questo motivo l’impianto in parola NON è stato oggetto della consueta  sanificazione di inizio stagione, con quanto ne consegue con la presenza di batteri, muffe, etc.- E’ servito dire questo con chiarezza ? NO. Qualcuno ha utilizzato (o provato a farlo) l’impianto.
  • La superficie in cristallo del “piano ad induzione” della cucina è stato scheggiato (fortunatamente non influenzandone l’utilizzo), ma quanti hanno provocato la rottura NULLA hanno detto, per timore di dover rifondere il danno ? Peraltro, una famiglia ha prontamente informato di ciò l’Associazione al momento dell’arrivo in struttura, quindi riducendo (molto) il campo dei possibili “colpevoli”.

La questione adesso non è cercare i “colpevoli” (come detto, sarebbe abbastanza semplice sia per il piano ad induzione, sia per i condizionatori, verificando i consumi elettrici), non è questo il “punto”. Bensì è necessario un vero e proprio salto di qualità nell’approccio alla Casa di Alice, maturando la giusta consapevolezza di cosa “è” questa straordinaria struttura, di cosa rappresenta. Viceversa l’ATISB si troverà obbligata ad affidarne la gestione ad una “agenzia”, con assidui controlli inizio/fine turno, ma il costo di soggiorno sarebbe poi completamente diverso dall’attuale.