LETTERA APERTA PRESIDENTE ATISB

Carissimi tutti,

avverto la necessità di parlare, far arrivare alcune riflessioni, a ciascuno di Voi.

Sono il responsabile dell’Associazione da molti anni (forse troppi) ed in tutto questo tempo la “forza” di andare avanti per il bene comune, l’energia per tanti e tanti progetti, la “ricompensa” di ogni sforzo, è insita nella vicinanza di ragazzi e famiglie. Nella “pacca sulle spalle”, o l’abbraccio, che arriva a me ed al Direttivo ATISB.  L’aspetto che da sempre distingue la nostra associazione è proprio questo: un legame umano, di amicizia, di “presenza”, di reciproca solidarietà, di vicinanza…Ma è ancora così ?

Certamente ATISB viaggia ancora come un “treno”: super raccolta con il 5×1000, rilancio del Centro Spina Bifida, presenza a viaggi e settimane bianche, progetti sempre innovativi…Ed allora perchè sono dubbioso ?

Perchè ho la sensazione che molti siano caduti nell’errore di considerare l’Associazione una “abitudine”, una cosa che non richiede impegno, presenza, collaborazione…tanto “esiste comunque”. Gravissimo !!!  L’Associazione è espressione della volontà di ciascuno, la responsabilità della “partecipazione” non è delegabile; la scelta di aderire ad ATISB è libera, ma al tempo stesso se si vuole che ATISB “esista” non possiamo fare solo da “spettatori”.

Alcuni esempi. C’è chi telefona e si “lamenta” del Centro medico (magari non sapendo come è la situazione in “giro”…), ma poi non partecipa all’incontro con i medici in cui poteva chiarire la situazione; si chiede la presenza ad una sola Assemblea annuale e non si arriva a 40 presenze; viene chiesto di aderire ad una ricerca innovativa sulla Spina Bifida  (con limitato impegno necessario) e rispondono solo in 4; viene lanciato un nuovo progetto per diffondere il Bilancio Sociale e condividere contenuti multimediali (con corso di formazione gratuito se necessario)  e cade praticamente nel nulla…. Ma tutto ciò è la “vita” dell’Associazione e se non avvertiamo la necessità di essere “presenti” , di adoperarci per portare un contributo di idee, di collaborazione, ma semplicemente demandiamo ad “altri” quello che dovrebbe essere un impegno personale,  allora il mio “fare”, quello del Direttivo e delle Volontarie è tempo perso.  Le gite, le vacanze, sono cose importanti, aiutano la socializzazione e migliorano l’autonomia dei ragazzi/e, ma ripeto, ATISB non può essere solo questo, bensì è molto, ma molto di più.

Concludo (e perdonate il tono accalorato, ma sono 25 anni che “credo” in ATISB) con due “certezze”, poi ciascuno farà le sue valutazioni:

– ATISB ha impiegato anni ed anni di lavoro e certosino impegno, per arrivare ove è oggi, ovvero associazione stimata, efficace,     “presente”, ma al tempo stesso basta veramente poco per “cancellare” tutto, compreso la presenza e la collaborazione con il Centro medico di riferimento…..

– personalmente non ritengo di voler fare il Presidente di una “agenzia turistica” (come forse alcuni considerano l’Associazione), il mio ruolo – fino a quando avrò la fiducia di tutti – è quello di Presidente dell’ATISB.